Meta sta portando in Europa il suo feed video generato dall’intelligenza artificiale,”Vibes”, come ha annunciato giovedì la società. Trovato all’interno dell’app Meta AI, Vibes consente agli utenti di creare e condividere brevi video realizzati interamente dall’intelligenza artificiale.

La sua mossa segue un lancio negli Stati Uniti a settembre e riscalda la rivalità con Sora di OpenAI.

Meta propone Vibes come uno strumento divertente per la creazione sociale. Ma il lancio arriva mentre piattaforme come YouTube combattono i post automatizzati di bassa qualità, che molti chiamano “slop” dell’intelligenza artificiale. Una tale divergenza mostra una profonda spaccatura nel modo in cui le grandi aziende tecnologiche vedono il futuro dei contenuti realizzati dalle macchine.

Un feed social per l’intelligenza artificiale?

Espandendo la sua spinta nei media generativi, Meta ha lanciato il suo feed video AI dedicato in un nuovo continente in un annuncio giovedì.

All’interno dell’app Meta AI autonoma, gli utenti europei possono ora accedere a un feed in stile TikTok in cui ogni video è realizzato automaticamente. Gli utenti possono generare clip da messaggi di testo, remixare contenuti condivisi da altri e quindi pubblicare le proprie creazioni su Instagram e Facebook.

Sebbene l’azienda consideri la nuova funzionalità un parco giochi creativo, i critici si sono affrettati a respingerla. L’annuncio ufficiale di Meta descrive Vibes come”un’esperienza di creazione intrinsecamente sociale e collaborativa, in cui sei incoraggiato a remixare, co-creare e costruire storie insieme agli amici.”

L’azienda ha inoltre notato che dal lancio negli Stati Uniti,”la generazione di media nell’app stessa è più che decuplicata”. Tuttavia, questa visione ottimistica si scontra con l’accoglienza degli utenti dopo il suo debutto negli Stati Uniti.

Nel post di lancio di Mark Zuckerberg, il lancio ha suscitato commenti del tipo:”Il fratello ha postato un errore sulla sua stessa app”,”Inutile spreco di risorse”, e”ha prosciugato un intero lago per questo”, in riferimento all’enorme quantità di risorse utilizzate per l’intelligenza artificiale.

Il termine AI slop è arrivato a definire contenuti automatizzati di bassa qualità, spesso privi di senso, che hanno inondato le piattaforme social.

La decisione di Meta di costruire una casa dedicata è una scelta strategica coraggiosa, anche se sconcertante. Meta scommette sulla creatività degli utenti, anche se i rivali costruiscono muri contro lo spam automatizzato.

Una storia di due piattaforme: Meta abbraccia ciò che YouTube rifiuta

L’adozione da parte di Meta dei feed generati dall’intelligenza artificiale lo mette in diretta collisione con le politiche di moderazione dei contenuti del suo più grande concorrente video. A luglio, YouTube ha annunciato che stava aggiornando le politiche del suo programma partner per individuare e demonetizzare in modo specifico i”contenuti ripetitivi e prodotti in serie”.

Il capo editoriale di YouTube, Rene Ritchie, è stato schietto nella sua valutazione di tale materiale, affermando:”Questo tipo di contenuti non è idoneo alla monetizzazione per anni ed è un contenuto che gli spettatori spesso considerano spam.”

YouTube sta cercando attivamente di eliminare proprio il tipo di contenuto che Meta è ora incoraggiante. Questa divergenza evidenzia un disaccordo fondamentale all’interno della grande tecnologia riguardo al valore e al posto dei media generativi nell’economia dei creatori.

Nel frattempo, la pressione competitiva sta aumentando. OpenAI, un rivale chiave, ha recentemente esteso la propria app video AI, Sora, ad Android, ampliando rapidamente la sua base di utenti.

Dopo il lancio negli Stati Uniti, Vibes ha dato un notevole impulso all’app di Meta, con un aumento dei download. 56% a 3,9 milioni a metà ottobre. Tuttavia, era ancora inferiore alle prestazioni di Sora su iOS nello stesso periodo.

Un algoritmo creato per potenziare i contenuti AI

Alla base del feed Vibes c’è lo stesso motore di raccomandazione che alimenta Facebook Reels, un sistema che potrebbe offrire ai video generati dall’intelligenza artificiale un vantaggio significativo.

Il suo algoritmo non distingue intrinsecamente tra contenuti creati dall’uomo e generati dalle macchine. Si basa invece interamente sul coinvolgimento dell’utente per determinare cosa promuovere.

Jagjit Chawla, vicepresidente del prodotto di Facebook, ha precedentemente spiegato i meccanismi a Winbuzzer, affermando:”Se tu, come utente, sei interessato a un contenuto che sembra essere generato dall’intelligenza artificiale, l’algoritmo dei consigli determinerà che…”

Ciò significa che se gli utenti interagiscono con i contenuti dell’intelligenza artificiale, anche per novità o curiosità morbosa, il sistema è progettato per mostrare loro di più esso. Sebbene la piattaforma offra agli utenti strumenti per segnalare disinteresse, il percorso predefinito è guidato dal coinvolgimento, non dall’origine.

Il lancio di Vibes segna solo un elemento dell’aggressiva strategia AI 2025 di Meta. Meta ha recentemente integrato strumenti di editing AI chiamati”Restyle”nelle storie di Instagram, intrecciando ulteriormente la tecnologia generativa nel suo ecosistema.

Costruendo un feed dedicato e un algoritmo che premia il coinvolgimento indipendentemente dalla fonte, Meta non si limita a consentire contenuti AI sulla sua piattaforma; lo sta coltivando attivamente, sperando di superare i rivali in un mercato che ancora definisce le sue regole.

Categories: IT Info