Google sta tranquillamente testando A/B il suo modello di intelligenza artificiale di prossima generazione, Gemini 3, con sviluppatori selezionati sulla sua piattaforma AI Studio in vista di un presunto evento di lancio del 9 ottobre.

Le perdite dai primi test rivelano miglioramenti significativi delle prestazioni, in particolare nelle complesse attività di codifica e sviluppo frontend.

Questa mossa posiziona Google in una sfida diretta ai rivali OpenAI e Anthropic. Entrambi hanno recentemente lanciato i propri potenti modelli incentrati sul codice, rispettivamente GPT-5-Codex e Claude Sonnet 4.5.

Con questa prossima versione, Google segnala un’importante spinta per affermare Gemini come un strumento di intelligenza artificiale leader per gli sviluppatori.

I benchmark trapelati segnalano una potenza di codifica

I primi scorci delle capacità di Gemini 3 suggeriscono un sostanziale salto di prestazioni, soprattutto per i flussi di lavoro tecnici e incentrati sugli sviluppatori. I tester hanno valutato la capacità del modello di generare grafica vettoriale scalabile (SVG) complessa, rivelando un netto miglioramento rispetto ai suoi predecessori.

In un confronto diretto, l’output di Gemini 3 ha dimostrato di essere superiore a quello di Sonnet 4.5, recentemente rilasciato da Anthropic.

La capacità di gestire formati strutturati e complessi come SVG spesso indica una forte codifica di base e un ragionamento logico prestazioni, alimentando grandi aspettative per l’utilità più ampia del modello.

Claude 4.5 Sonnet vs Gemini 3 Pro nel test SVG del robot

Penso che ci sia un chiaro vincitore qui pic.twitter.com/3cD9hqb9DF

— leo 🐾 (@synthwavedd) 29 settembre 2025

Ulteriori fughe di notizie dai test A/B sulla vetrina di AI Studio capacità di sviluppo frontend impressionanti.

Il modello sembra abile nel generare interfacce utente e progetti web complessi da semplici istruzioni, un’area critica e dispendiosa in termini di tempo per i software moderni ingegneria.

Questo focus sottolinea la strategia di Google volta a conquistare la comunità degli sviluppatori.

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Correre contro una nuova generazione di programmatori IA

L’imminente lancio di Google non esiste nel vuoto. Si presenta nel mezzo di una raffica di rilasci ad alto rischio da parte dei suoi principali concorrenti, ciascuno in lizza per il dominio nel redditizio mercato della codifica AI.

Il campo competitivo è cresciuto rapidamente, con i rivali che hanno stabilito un livello incredibilmente alto solo nell’ultimo mese.

Il 15 settembre, OpenAI ha lanciato GPT-5-Codex, una versione specializzata del suo modello di punta costruito appositamente per”agentic coding”.

La sua innovazione chiave è il”pensiero dinamico”, che consente al modello di adattare il proprio sforzo computazionale in tempo reale. Come ha spiegato Alexander Embiricos di OpenAI,”GPT-5-Codex può decidere in cinque minuti di affrontare un problema e necessitare di un’altra ora.”

Solo due settimane dopo, Anthropic ha risposto con Claude Sonnet 4.5, che sostiene essere il modello di codifica migliore e più sicuro al mondo. L’azienda ha sottolineato la straordinaria resistenza del suo nuovo modello, affermando che può operare in modo autonomo su progetti software complessi per oltre 30 ore.

Questa capacità è stata elogiata da partner come Michael Truell, CEO di Cursor, che ha osservato:”stiamo assistendo a prestazioni di codifica all’avanguardia con Claude Sonnet 4.5, con miglioramenti significativi su attività a lungo termine.”

Questi progressi dei rivali mettono in risalto un’enorme pressione su Google affinché fornisca un prodotto all’avanguardia in grado di competere sia in termini di prestazioni grezze che di queste nuove capacità agentiche di lunga durata.

Google ha lavorato in vista di questo momento, avendo precedentemente migliorato il suo modello Gemini 2.5 Pro con una funzionalità”Deep Think”per affrontare ragionamenti complessi. Il rilascio di Gemini 3 è il passo logico successivo in questa corsa agli armamenti tecnologici in corso.

Un futuro più integrato e agente

Oltre ai miglioramenti del modello principale, Google sta sviluppando una suite di aggiornamenti dell’ecosistema e dell’interfaccia utente per creare un’esperienza utente più coesa e potente.

Questi cambiamenti suggeriscono una strategia a lungo termine incentrata sulla creazione di un’esperienza utente persistente e integrata. Assistente AI piuttosto che un semplice generatore di testo.

Una nuova funzionalità”My Stuff”, individuata nelle build di test, sembra progettata per offrire agli utenti una galleria semplificata per accedere agli artefatti generati come immagini e snippet di codice.

Ciò rispecchia una funzionalità simile e ben accolta nel ChatGPT di OpenAI, colmando un divario chiave di usabilità per gli utenti abituali.

Ancor più significativo, il tanto atteso Dietro le quinte si sta sviluppando anche la”modalità agente”con controllo tramite browser. Anche se i dettagli sono scarsi, i post ufficiali del blog di Google confermano che una”modalità agente”è stata integrata nel suo prodotto Gemini Code Assist per sviluppatori esistente.

Ciò avvicinerebbe le funzionalità di Gemini alla parità con quelle della concorrenza, consentendo agli utenti per istruire l’intelligenza artificiale a eseguire azioni all’interno di un browser.

Questa visione di un’intelligenza artificiale più autonoma è stata articolata dal CEO di Anthropic, Dario Amodei, che ha affermato:”stiamo andando verso un mondo in cui uno sviluppatore umano può gestire una flotta di agenti, ma penso che il continuo coinvolgimento umano sarà importante per il controllo di qualità…”

Le mosse di Google indicano che condivide questa visione di un futuro in cui gli agenti IA assumono il compito di attività più complesse e in più fasi.

Il lancio di Gemini 3 potrebbe anche portare aggiornamenti ai prodotti correlati. Le voci suggeriscono che il rilascio potrebbe essere fornito in bundle con Veo 3.1, un aggiornamento al suo modello di generazione video e un nuovo modello Nano Banana per le attività sul dispositivo. Ciò indica un aggiornamento della piattaforma di ampio respiro.

Il lancio previsto per il 9 ottobre, programmato con il live streaming”#GeminiAtWork”, segnerebbe un momento critico per Google.

È ora che l’intelligenza artificiale lavori per te.

Unisciti al live streaming #GeminiAtWork il 9 ottobre per scoprire come portare la tua attività al livello successivo con Google AI!

Imposta un promemoria per essere avvisato quando saremo attivi ↓ https://t.co/cxoULaCmBN

— Google Cloud (@googlecloud) 1 ottobre 2025

L’azienda non si limita a rilasciare un nuovo modello; sta compiendo un’azione strategica per ridefinire il ruolo di Gemini come strumento indispensabile per sviluppatori e utenti aziendali.

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