Meta sta lanciando nuovi strumenti di editing basati sull’intelligenza artificiale direttamente nelle storie di Instagram. La funzionalità, annunciata il 23 ottobre e denominata”Restyle”, consente agli utenti di modificare foto e video con semplici comandi di testo o effetti preimpostati.
Ciò rende disponibili potenti strumenti di modifica a milioni di utenti direttamente nell’app. La mossa fa parte della spinta di Meta ad aggiungere l’intelligenza artificiale ai suoi servizi, rendendo la creazione avanzata più accessibile.
Ma fa emergere anche vecchi timori sulla privacy. Usare”Restyle”significa che gli utenti accettano di consentire a Meta di utilizzare i propri contenuti per addestrare la propria intelligenza artificiale, una pratica che ha già attirato critiche in passato.
“Restyle”di Instagram: modifica delle immagini tramite intelligenza artificiale con un semplice messaggio di testo
Con una mossa volta a semplificare la creazione di contenuti, Meta ha incorporato la sua tecnologia di intelligenza artificiale generativa direttamente nel flusso di lavoro delle storie di Instagram.
La nuova icona”Restyle”, ora visualizzata nella barra superiore dell’editor delle storie, sblocca una suite di potenti funzionalità di modifica senza richiedere agli utenti di uscire dall’app.
Per le foto, lo strumento offre un controllo granulare tramite istruzioni basate su testo. Gli utenti possono scegliere di aggiungere, rimuovere o modificare elementi specifici nelle loro immagini.
Puoi chiedere all’intelligenza artificiale di cambiare il colore dei tuoi capelli, aggiungere una corona celebrativa o sostituire completamente uno sfondo con una scena del tramonto.
L’editing video è attualmente più snello e si basa su una selezione di effetti preimpostati. I creatori possono applicare filtri stilistici per trasformare le proprie clip, facendo sembrare che stia nevicando, aggiungendo fiamme o spostando l’intera scena in un paesaggio sottomarino.
L’azienda fornisce indicazioni su come scrivere istruzioni efficaci, suggerendo agli utenti di essere specifici su soggetto, illuminazione e stile per ottenere la visione desiderata.
Le clausole scritte in piccolo: le tue storie diventano dati di formazione AI
Sotto la superficie di filtri giocosi ed effetti stilistici si nasconde un compromesso familiare per gli utenti dell’ecosistema di Meta. Per interagire con”Restyle”è necessario accettare i Termini di servizio AI di Meta, che garantiscono alla società ampie autorizzazioni per utilizzare i tuoi contenuti.
Questi termini affermano che Meta può analizzare i tuoi media e le caratteristiche facciali per”riassumere i contenuti delle immagini, modificare le immagini e generare nuovi contenuti in base all’immagine.”
Questa pratica non è nuova per Meta, ma la sua integrazione in una funzionalità popolare come le Storie la porta a un nuovo enorme pubblico. I termini di servizio dell’azienda avvertono senza mezzi termini gli utenti: “non condividere informazioni che non desideri che le IA utilizzino e conservino”. Questo approccio alla raccolta dei dati ha costantemente attirato l’attenzione dei difensori della privacy.
Preoccupazioni erano state sollevate in precedenza con il lancio dell’app Meta AI autonoma a maggio.
Come riportato da Winbuzzer, la funzione”Memoria”dell’app, che apprende dalle conversazioni degli utenti, è abilitata per impostazione predefinita. All’epoca, Ben Winters della Consumer Federation of America disse:”Le informative e le scelte dei consumatori in merito alle impostazioni della privacy sono ridicolmente pessime”.
I critici sostengono che questo modello è intrinsecamente unilaterale. Justin Brookman di Consumer Reports ha osservato:”L’idea di un agente è che lavora per mio conto, non per cercare di manipolarmi per conto di altri.”
L’esperto di sicurezza informatica Adrianus Warmenhoven ha fatto eco a questo, affermando:”Meta dà priorità alla comodità rispetto alla trasparenza, facilitando la condivisione dei dati senza rivelarne il costo reale.”
Un altro pezzo in Meta’s Aggressive 2025 AI Puzzle
Per Meta, il lancio rappresenta l’ultimo passo di una strategia deliberata durata un anno per integrare l’intelligenza artificiale generativa nel tessuto dei suoi prodotti principali.
La funzione”Restyle”non è apparsa nel vuoto; segue una rapida successione di rilasci di strumenti basati sull’intelligenza artificiale nel corso del 2025. Ad aprile, l’azienda ha lanciato la sua app autonoma Meta AI, creando un hub centrale per il suo assistente basato su Llama 4.
Solo due mesi dopo, Meta ha introdotto il suo primo editor video AI generativo all’interno della sua app”Edits”, segnalando la sua ambizione di competere in un mercato che si prevede crescerà fino a oltre 2,5 miliardi di dollari entro il 2032.
A questo è seguito, in agosto, uno strumento di doppiaggio e sincronizzazione labiale basato sull’intelligenza artificiale per Reels, progettato per aiutare i creatori a raggiungere un pubblico globale abbattendo le barriere linguistiche.
Questa aggressiva roadmap di prodotto è alimentata da una strategia”acquista contro creazione”. Piuttosto che sviluppare ogni componente internamente, Meta ha mostrato la volontà di concedere in licenza tecnologie all’avanguardia.
A settembre, ha siglato un accordo pluriennale del valore di oltre 140 milioni di dollari per concedere in licenza la tecnologia di immagine AI dalla startup tedesca Black Forest Labs.
Integrando questi potenti strumenti direttamente nelle sue piattaforme più popolari, Meta sta facendo una scommessa calcolata: che il fascino delle funzionalità creative gratuite e facili da usare supererà la crescita degli utenti preoccupazioni su come i loro dati personali vengono utilizzati per alimentare la prossima generazione di intelligenza artificiale.