Microsoft ha ha lanciato ufficialmente la sua applicazione OneNote per il visore per realtà mista Apple Vision Pro. Questa mossa rientra nel continuo supporto di Microsoft per Apple Vision Pro, con l’obiettivo di arricchire l’utilità del dispositivo con strumenti di produttività popolari. L’app OneNote offre molte funzionalità familiari agli utenti iPad, personalizzate per sfruttare le capacità uniche delle cuffie Vision Pro.

Integrazione delle funzionalità e piani futuri

L’applicazione OneNote per Vision Pro consente agli utenti di interagire con l’app utilizzando una tastiera e un mouse tradizionali collegati tramite Bluetooth. Inoltre, supporta il funzionamento a mani libere attraverso la tecnologia dei gesti delle mani delle cuffie, offrendo un’esperienza coinvolgente nel prendere appunti e nella gestione dei contenuti. Microsoft si è impegnata a sviluppare ulteriormente l’app, con l’intenzione di introdurre il supporto Copilot e l’autenticazione a due fattori, facilitata dall’integrazione dell’app Microsoft Authenticator.

Disponibilità e supporto più ampio della suite Office

Attualmente, OneNote per Vision Pro è accessibile agli account Microsoft personali e agli account di lavoro non gestiti da un’organizzazione. Questa versione segue l’annuncio iniziale di Microsoft nel giugno 2023, in coincidenza con la presentazione di Vision Pro da parte di Apple, di portare la sua suite Office, inclusi Word, Excel, PowerPoint e Microsoft Teams, sulla piattaforma di realtà mista. Quando il Vision Pro è arrivato sul mercato a febbraio al prezzo al dettaglio di $ 3.499, offriva già il supporto per queste applicazioni Office essenziali. Mentre Apple si prepara a divulgare i risultati finanziari trimestrali il 2 maggio, le parti interessate attendono con impazienza informazioni sulla performance di mercato di Vision Pro durante i primi mesi di disponibilità.

Integrando applicazioni ampiamente utilizzate come OneNote in Vision Pro, Microsoft non solo aumenta l’attrattiva del dispositivo per professionisti ed educatori, ma costituisce inoltre un precedente per il futuro sviluppo di software in ambienti di realtà mista.

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