Meta ha annunciato l’istituzione di un nuovo Centro operativo elettorale incentrato sull’Unione europea, con l’obiettivo di monitorare da vicino la disinformazione generata dall’intelligenza artificiale e l’uso di strumenti sintetici contenuti nella pubblicità politica. Questa iniziativa è una risposta diretta alla crescente preoccupazione riguardo al potenziale dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale di influenzare le imminenti elezioni del Parlamento europeo.

Collaborazione con Fact-Checkers

Nel tentativo di garantire l’integrità dei contenuti sulle sue piattaforme, tra cui Facebook, Instagram e Threads, Meta ha collaborato con Rete europea per gli standard di verifica dei fatti. Questa partnership intende migliorare la capacità del personale formato di identificare e analizzare la disinformazione generata dall’intelligenza artificiale insieme ad altri media alterati digitalmente. L’impegno di Meta per la moderazione dei contenuti include la rimozione della disinformazione che potrebbe portare a danni imminenti o sopprimere il voto. Inoltre, le organizzazioni indipendenti di verifica dei fatti, che ora contano 26 in tutta l’UE e coprono 22 lingue, sono determinanti nella revisione e nella valutazione dei contenuti, con Meta che ha recentemente accolto tre nuovi partner provenienti da Bulgaria, Francia e Slovacchia.

Misure più rigorose e trasparenza

Il colosso dei social media ha implementato sistemi che etichettano le immagini generate dall’intelligenza artificiale come”Immaginate con l’intelligenza artificiale”sulle sue varie piattaforme. Questa mossa, annunciata da Nick Clegg, Meta’s presidente degli affari globali, mira a promuovere la trasparenza nel discorso politico online. La politica impone agli inserzionisti di rivelare quando le loro campagne includono contenuti sintetici e presto altri utenti avranno la possibilità di indicare quando i loro post contengono materiale generato dall’intelligenza artificiale. di sanzioni in caso di non conformità, garantendo che i contenuti fuorvianti che vengono smentiti dai verificatori dei fatti vengano rimossi, in particolare quelli che mirano a indebolire il processo elettorale o a confonderne i risultati.

Come parte di queste misure rigorose, gli inserzionisti sono ora tenuti a indicare chiaramente la fonte dei loro finanziamento, garantendo che gli utenti vedano l’etichetta”pagato da”su tali contenuti. Nonostante questi sforzi, Meta ha riconosciuto la sfida posta dal fatto che una maggioranza significativa di utenti spesso trascura le informazioni aggiuntive allegate ai post verificati, evidenziando la battaglia in corso contro la disinformazione.

L’introduzione dell’UE-Il Centro operativo elettorale specifico di Meta rappresenta un passo proattivo nell’affrontare le sfide poste dai contenuti generati dall’intelligenza artificiale in contesti politici. Man mano che le tecnologie di intelligenza artificiale generativa continuano ad evolversi, le azioni intraprese da Meta e da altri attori del settore svolgeranno un ruolo cruciale nella salvaguardia dei processi democratici dalla diffusione della disinformazione.

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