Galina Timchenko, giornalista russo in esilio e fondatore del sito di notizie indipendente Meduza, ha ha affermato che il suo iPhone è stato preso di mira dallo spyware Pegasus. Secondo quanto riferito, il presunto attacco informatico è avvenuto mentre Timchenko si trovava in Lettonia, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei giornalisti e sul potenziale coinvolgimento degli stati europei in tali attività.

Dettagli del presunto attacco informatico

Timchenko ha scoperto la presunta violazione dopo aver ricevuto un messaggio sospetto, che l’ha spinta a contattare esperti di sicurezza informatica. Successiva analisi di Bitdefender ha rivelato la presenza dello spyware Pegasus sul suo dispositivo. Questo sofisticato software, sviluppato dall’azienda israeliana NSO Group, è noto per la sua capacità di infiltrarsi negli smartphone, consentendo l’accesso non autorizzato a informazioni sensibili.”Lo spyware può accendere la fotocamera e il microfono del telefono, registrare le chiamate e tracciare la posizione dell’utente”, avverte Bitdefender.

Implicazioni e reazioni

Il L’incidente ha scatenato discussioni sulla sicurezza dei giornalisti, in particolare quelli che operano o riferiscono di regimi autoritari. Meduza, fondata da Timchenko dopo il suo esilio dalla Russia, è rinomata per i suoi reportage indipendenti sulla politica e la società russa. Il presunto attacco al telefono di Timchenko solleva domande su chi potrebbe trarre vantaggio dallo spionaggio delle sue comunicazioni e se ciò rappresenta una tendenza più ampia nel prendere di mira i giornalisti.

Il governo lettone ha espresso preoccupazione per l’incidente, sottolineando l’importanza di proteggere i giornalisti e la libertà di parola. Nel frattempo, la comunità internazionale segue attentamente gli sviluppi, poiché questo caso si aggiunge alla crescente lista di incidenti legati a Pegasus in tutto il mondo.

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